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Book Description br.cop.fig.a col. Condition: MOLTO BUONO. cm.10,5x17, pp.268, Coll.Bur. Milano, Rizzoli Ed. cm.10,5x17, pp.268, br.cop.fig.a col. Coll.Bur. Seller Inventory # 82157
Book Description copertina morbida. Condition: buone. La possibilità di rialzarsi dopo ogni caduta una remota, ereditaria, intelligente, superiore pazienza. è l'oro di Napoli questa pazienza Pane, olio e sale o il ragù e gli spaghetti: queste sono le madeleine che Marotta, novello Proust, utilizza per rievocare il suo passato. Di questo sono composti i brani dell "Oro di Napoli", di un sapore fondamentale d infanzia e giovinezza, che salta fuori con croste secche e avanzi da cassetti inaspettati, sfamando e deliziando con il suo sottilissimo velo di grasso. I 36 racconti, o elzeviri che dir si voglia, che compongono L'oro di Napoli sono una personale dichiarazione di amore per Napoli, città splendida e miserabile, amorosa e spietata,sacra e profana, e per i suoi abitanti, disperati, poveri, ricchi di fantasia, magnifici e capaci di inventarsi la vita giorno per giorno. In questi racconti la Napoli di un tempo rivive senza pietismo o retorica, ma con commossa, asciutta, a volte divertita partecipazione. E' la Napoli dei miracoli, veri o falsi, delle piazzette dove il sole con estremo sforzo riesce ad arrivare, dei vicoli dei " Quartieri" dove vi formicolano i gatti e la gente incalcolabile è il loro contenuto di festini nuziali, di malattie ereditarie, di ladri, di strozzini, di avvocati, di monache, di onesti artigiani, di case equivoche, di coltellate, di botteghini del lotto: Dio creò insomma i «Quartieri» per sentirvisi lodato e offeso il maggior numero di volte nel minore spazio possibile. E' la Napoli che come scriveva Malaparte " è la sola città del mondo antico che non sia perita come Ilio, come Ninive, come Babilonia. Non è una città: è un mondo. Il mondo antico, precristiano, rimasto intatto alla superficie del mondo moderno. Che, ripeto, la ragione cartesiana non può penetrare." Napoli che più che una città è uno stato d'animo e che non si può descrivere senza parlare del suo popolo,che come con un cordone ombelicale le è legato. Con un linguaggio lieve e ironico, lirico, Marotta ci consegna attraverso i colori, gli odori e i sapori la fotografia nostalgica dei personaggi che colorarono la Napoli della sua infanzia: il guappo, lo jettatore, o pazzariello, il professore di saggezza , Il Conte appasionato del gioco, lo sberleffatore di professione con il suo pernacchio ( genere maschio,da non confondersi con la pernacchia, genere femmina) e tanti altri. Personaggi talmente incredibili, che sembrano falsi, nati dalla commedia dell'arte, ma che sono veri e che lo scrittore racconta perchè Voglio bene, perché ci son nato, al mondo dei vicoli e della povera gente del mio paese. Di tutti i suoi mali sono depositario e amico, ne parlo perché li conosco, ne parlo con la speranza di giustificarli, di dimostrare che prima di risolversi in colpe i mali di Napoli sono soltanto dolore. Seller Inventory # L000026322US
Book Description brossura. Condition: Buono (Good). Copertina cartonata, lievemente sporca. Tagli e pagine sporchi di polvere e ingialliti lievemente. 266 8817136808 Buono (Good) . Book. Seller Inventory # BOOK-U-010577977