Product Type
Condition
Binding
Collectible Attributes
Seller Location
Seller Rating
Published by Mondadori, 1976
Seller: Studio Bibliografico Stendhal, Roma, Italy
Book
brossura. Condition: molto buono.
Published by [Novello] [1989], [Borough Green], 1989
Seller: Colin Coleman Music, Stewkley, United Kingdom
Sheet Music
Size: Folio. [iii], 200pp. Spiral bound in publisher's plain wrappers with printed label.
Published by Mondadori, 1976
Seller: Librodifaccia, Alessandria, AL, Italy
Condition: Buone. italiano Condizioni dell'esterno: Discrete con difetti, segni d'uso bruniture Condizioni dell'interno: Discrete con Difetti, sottolineature bruniture.
Published by MONDADORI, MILANO, 1960
Seller: LIBRERIA ALDROVANDI, BOLOGNA, Italy
Legatura editoriale in tela. pp.XXXII-1072, con un ritratto dell'autore in antiporta Traduzioni di Bruno Arzeni, Emilio Castellani, Lavinia Mazzucchetti, Mario Merlini, Ervino Pocar, Giorgio Zampa. Ottimo stato. Privo di sovracopertina.
Published by Hermes Edizioni,, Roma,, 1983
Seller: Il Muro di Tessa sas Studio bibl. di M., Milano, MI, Italy
In 8°, brossura editoriale illustrata, pp. 218, (8); esemplare molto buono. (XA02/B) (spedizione standard SEMPRE tracciata con raccomandata-piego di libri, eventuale FATTURA da richiedere all'ordine).
Published by MONDADORI ARNOLDO ( VARIA OSCAR ) I EDIZIONE SETTEMBRE 1966, 1966
Seller: Librightbooks, Portici, NA, Italy
Book
copertina morbida. Condition: buone. Mario e il mago è un racconto di Thomas Mann pubblicato nel 1930, che prende spunto dalle suggestioni che un soggiorno estivo sulla costa tirrenica italiana regalarono allo scrittore tedesco. Non un bellissima esperienza, in definitiva. L'Italia era sommersa dall'ondata di propaganda fascista che lo stesso Mann spiegò alla figlia minore come «una malattia, per così dire non molto fastidiosa ma necessaria» erano proprio i primi anni: dopo fu evidente a tutto il mondo che la malattia non fu né poco fastidiosa né necessaria. Protagonista del racconto è il Cavalier Cipolla, più che mago illusionista un vero e proprio ipnotizzatore, che tiene uno spettacolo nel villaggio dove soggiorna lo scrittore e la sua famiglia. Per il contesto storico e le maniere del Cipolla - l'eloquenza, la sgradevolezza e la feroce autorità esercitata con un frustino - è quasi inevitabile accostare il mago al Duce. «Parla benissimo» si constatò vicino a noi. L'uomo non si era ancora prodotto, ma soltanto le sue parole erano apprezzate come un lavoro era stato capace di imporsi solo con questo. [.] Perché il modo come uno parla viene tenuto come misura di apprezzamento personale: negligenza, disordine, destano disprezzo, eleganza e abilità, umana considerazione anche l'uomo della strada, quindi, non appena la cosa gli conviene pre il suo effetto, si prova in scelte locuzioni e le connette accuratamente. Almeno sotto tale riguardo, Cipolla aveva destato un'impressione favorevole, sebbene non appartenesse in nessun modo a quella specie umana che l'italiano, con una singolare confusione di giudizio morale ed estetico, chiama "simpatica". Pare che quella di Mann non fosse un'allegoria politica diretta del fascismo (il nazismo ancora doveva nascere), ma piuttosto che volesse dare alla novella un senso più etico, rivolto al ragionamento sul libero arbitrio in generale e alla tragedia che consegue la sua privazione. Un concetto molto chiaro in questa scena, dove il Cavalier Cipolla estrae di tasca due mazzi di carte da uno ne seleziona tre e le tiene da parte, invitando poi qualcuno del pubblico a fare altrettanto per dimostrare che le carte combaceranno alla perfezione. Un giovane in prima fila, alla nostra destra, con un viso dal profilo incisivo, un italiano, fattosi avanti dichiarò di essere deciso a scegliere le carte secondo la propria volontà, opponendosi di proposito ad ogni influenza. Che cosa avrebbe fatto Cipolla? «Con ciò» rispose il Cavaliere «lei renderà il mio compito un poco più difficile ma la sua resistenza non influirà sul risultato finale. La libertà esiste, ed esiste anche la volontà ma la libertà di volere non esiste, perché una volontà intesa alla propria libertà urta nel vuoto. Lei è libero di estrarre o di non estrarre la carta: ma se lo farà, estrarrà quella giusta, con tanta maggiore certezza, quanto più grande sarà l'ostinazione con cui si oppone.» Il sentimento dello scrittore verso l'Italia è ambiguo, delle volte ammirato, altre velato di una patina di infastidita indignazione. Questo ha a che fare con percezione generale che i popoli del nord hanno di noi, certo, ma anche con alcuni atteggiamenti e abitudini che - da ogni punto di vista, latitudine e longitudine - appaiono beceri e bigotti. In Mario e il mago ci sono due esempi lampanti: quando Mann e la sua famiglia sono costretti a lasciare l'albergo perché non graditi da personalità di rilievo (motivo: la tosse di uno dei figli è un fastidio e un generatore di ipocondria) e quando la sua bambina, nuda, desta scandalo sulla spiaggia e il fatto viene denunciato alle autorità. Si può sicuramente affermare che, come una certa bigotta sciatteria non ha abbandonato il popolo italiano, altri Cavalier Cipolla sono seguiti negli anni al primo, giù fino a giorni nostri. Ancora non ci è chiara la differenza tra illusione e ipnosi: in ogni caso, è sempre spettacolo. Il bisogno di narrazione spettacolare, l'identificazione catartica nell'attore che a turno recita il ruolo di Cipolla, è diventato il solo paradigma della politica italiana. La discussione, lo scontro e la mediazione mandano a gambe all'aria l'intrattenimento. Così adesso, mentre l'ultimo Cavaliere è in fase di entropia accelerata, di Cipolla ce ne ritroviamo ben due: entrambi decisionisti, risoluti e melliflui parolieri. C'è chi agita di più il frustino e chi meno, ma è evidente in entrambi - così come nel precedente - la capacità di calcare il palcoscenico. Il pubblico applaude soddisfatto, desideroso di intrattenimento com'è, incapace di distinguere la velocità dall'azione e la cieca ubbidienza dalla coerenza. Lui che prima aveva tanto voluto e comandato, rappresentava ora l'elemento che, nella rinuncia alla propria volontà, passivamente riceveva ed eseguiva quanto gli era imposto da un muto volere collettivo diffuso per l'aria ma il Cavaliere insisteva nel dire che era la stessa cosa. La capacità, diceva, di rinunziare a se stesso, di trasformarsi in strumento, di attenersi a una incondizionata e perfetta ubbidienza, è solo il rovescio dell'altra di volere e comandare, è la stessa, identica capacità: comandare e ubbidire rappresentano insieme un solo principio, una indissolubile unità chi sa ubbidire sa pure comandare, e inversamente un pensiero è compreso nell'altro. L'ossessione di inseguire quel «muto volere collettivo diffuso nell'aria» spiega bene l'inquietante aderenza tra il Cipolla originale e quelli di nuova generazione. Un volere che, per l'ennesima volta, è composto da un misto di speranza e rabbia. A ciascuno il suo, cari Cavalier Cipolla, non pestatevi troppo i piedi. * Le citazioni sono tratte dalla raccolta Cane e padrone, Mondadori, 1955. Traduzione di Giorgio Zampa.
Published by Mondadori, Milano, 1960
Seller: BACCHETTA GIORGIO - ALFEA RARE BOOKS, Milano, Italy
Volume: 1 19x12,5 cm. legatura in piena tela, simbolo in oro sul piatto e fregi e titoli in oro sul dorso, taglio superiore in colore, segnalibro, sopraccoperta illustrata con disegno originale che continua sul dorso, risvolti editoriali, retro editoriale con ritratto A., in antiporta ritratto disegno di Mann con firma originale, protetto da velina, pp. XXXVI, 1069 (1), seconda edizione, in italiano, piccoli strappi ai margini della sopraccoperta, buone condizioni.
Published by Mondadori, 1984
ISBN 10: 8804128593ISBN 13: 9788804128595
Seller: DRBOOKS, Roma, RM, Italy
Book
Ancora Incellofanato. Come Nuovo. Pagine: 774 Peso: 1.
Published by G.Barbera Ed. sd., Firenze,
Seller: FIRENZELIBRI SRL, Reggello, FI, Italy
Condition: BUONO. A cura e traduz.di Giorgio Zampa. Ediz.numerata in 50 esemplari. cm.13x18, pp.131, Firenze, G.Barbera Ed. cm.13x18, pp.131, br.cop.fig. (leg.lenta), intonso in ottime condizioni. br.cop.fig. (leg.lenta), intonso in ottime condizioni.