Dante Alighieri Vita Nuova by Ventura Tommaso (7 results)

brossura. Condition: NUOVO. I Fedeli d'Amore, la cui esistenza va considerata come una realtà e non come una mera ipotesi di studio, costituirono una di quelle varie sette eretiche a fondo iniziatico con riti e simboli propri che, con il fine di riportare nel mondo il culto della verità, si riallacciarono alle Unioni culturali umanistiche ed iniziatiche sorte a Roma nel II secolo avanti Cristo, mercé l'influsso dello Stoicismo e dell'Epicureismo. Prosecutori di dette Unioni ed inquadrati tra la strage degli Albigesi e quella dei Templari, i Fedeli d'Amore perseguirono con forma poetica un fine di rinnovamento civile e religioso, opponendosi ad ogni forma di dogmatismo dottrinale. Da qui la necessità di esprimersi in gergo oscuro, per meglio nascondere il loro pensiero e sfuggire alle persecuzioni e ai roghi dell'Inquisizione. Seppero così velare il loro messaggio col linguaggio segreto di Amore per una donna ideale dal nome convenzionale, al fine di coprire i loro pensieri iniziatici e la loro ricerca della Divina Sapienza. Come ci spiega in maniera esemplare Tommaso Ventura, la Vita Nuova è intimamente collegata con la Divina Commedia, tanto da poterne essere considerata l'indispensabile proemio. cm.13x20, pp.60, Collana A riveder le stelle. Prato, Aurora Boreale cm.13x20, pp.60, brossura. Collana A riveder le stelle.

Condition: NUOVO. Tommaso Ventura, insigne giurista, ma anche un grande iniziato e un appassionato cultore di discipline esoteriche, è stato un interprete del pensiero di Dante Alighieri e del messaggio iniziatico delle sue opere. I Fedeli d'Amore, la cui esistenza va considerata come una realtà e non come una ipotesi di studio, costituirono - secondo l'interpretazione di Ventura - una di quelle varie sette a fondo iniziatico che, con il fine di riportare nel mondo il culto della Verità, influenzarono la vita medievale in quanto eredi di quelle Unioni culturali umanistiche ed iniziatiche sorte a Roma già nel II° secolo a.C. Inquadrati tra la strage degli Albigesi e quella dei Templari, essi perseguirono un fine di rinnovamento civile e religioso, opponendosi ad ogni manifestazione di dogmatismo dottrinale. Secondo Ventura, la Vita Nuova è intimamente collegata con la Divina Commedia, tanto da poterne essere considerata l'indispensabile proemio. Essa è infatti tutta simbolica e intrisa di significati esoterici e misterici, e riguarda la vita iniziatica di Dante ed i suoi rapporti con i Fedeli d'Amore e con la Sapienza che essi coltivavano, che Dante impersonò e immortalò in Beatrice. cm.14,8x21, pp.242, Collana Simboli & Miti. Firenze, Aurora Boreale cm.14,8x21, pp.242, brossura copertina figurata a colori. Collana Simboli & Miti. brossura copertina figurata a colori.

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Condition: Libro. Prato, 2021; br., pp. 60, ill. I Fedeli d'Amore, la cui esistenza va considerata come una realtà e non come una mera ipotesi di studio, costituirono una di quelle varie sette eretiche a fondo iniziatico con riti e simboli propri che, con il fine di riportare nel mondo il culto della veritÃ, si riallacciarono alle Unioni culturali umanistiche ed iniziatiche sorte a Roma nel II secolo avanti Cristo, mercà l'influsso dello Stoicismo e dell'Epicureismo. Prosecutori di dette Unioni ed inquadrati tra la strage degli Albigesi e quella dei Templari, i Fedeli d'Amore perseguirono con forma poetica un fine di rinnovamento civile e religioso, opponendosi ad ogni forma di dogmatismo dottrinale. Da qui la necessità di esprimersi in gergo oscuro, per meglio nascondere il loro pensiero e sfuggire alle persecuzioni e ai roghi dell'Inquisizione. Seppero cosà velare il loro messaggio col linguaggio segreto di Amore per una donna ideale dal nome convenzionale, al fine di coprire i loro pensieri iniziatici e la loro ricerca della Divina Sapienza. Come ci spiega in maniera esemplare Tommaso Ventura, la Vita Nuova à intimamente collegata con la Divina Commedia, tanto da poterne essere considerata l'indispensabile proemio.

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Condition: Libro. Prato, 2024; br., ill. Tommaso Ventura, insigne giurista, ma anche un grande iniziato e un appassionato cultore di discipline esoteriche, à stato un interprete del pensiero di Dante Alighieri e del messaggio iniziatico delle sue opere. I Fedeli d'Amore, la cui esistenza va considerata come una realtà e non come una ipotesi di studio, costituirono - secondo l'interpretazione di Ventura - una di quelle varie sette a fondo iniziatico che, con il fine di riportare nel mondo il culto della VeritÃ, influenzarono la vita medievale in quanto eredi di quelle Unioni culturali umanistiche ed iniziatiche sorte a Roma già nel II° secolo a.C. Inquadrati tra la strage degli Albigesi e quella dei Templari, essi perseguirono un fine di rinnovamento civile e religioso, opponendosi ad ogni manifestazione di dogmatismo dottrinale. Secondo Ventura, la Vita Nuova à intimamente collegata con la Divina Commedia, tanto da poterne essere considerata l'indispensabile proemio. Essa à infatti tutta simbolica e intrisa di significati esoterici e misterici, e riguarda la vita iniziatica di Dante ed i suoi rapporti con i Fedeli d'Amore e con la Sapienza che essi coltivavano, che Dante impersonà e immortalà in Beatrice.