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LA SEGRETA
ZACE (Scioccato) [In gabbia, come una belva. In cosa ho sbagliato per essere castigato così? Perché mi trovo qua? Che ore saranno?] (Fa per guardare l'orologio) [Me l'hanno levato.]
D'impulso dà due pacche sul retro dei pantaloni e controlla il taschino della camicia da sopra il gilè.
[Di bene in meglio! Anche i soldi mi hanno preso. Il cappotto! È rimasto appeso all'attaccapanni...lo avranno sequestrato assieme ai documenti. Ma sì, chi se ne infischia... è l'ultimo dei miei problemi, adesso.]
Passeggia per lo stanzino.
[Tre metri per quattro, non di più. Una panchetta scorticata, una sottospecie di lavandino, una schifosa turca, un tavolaccio, nemmeno una finestra. Che squallore! Manco fossimo nel Medioevo! È una vergogna! Con quel che ci spillano di tasse...]
Si allunga sul rigido giaciglio.
[Dio, com'è scomodo! Quanto costerà un lettino? Pidocchiosi! Forse in carcere e non in guardina,vattelappesca... sarà per poco... Sì, uscirò presto, chiarita la situazione al processo... pensano di potermi trattenere senza uno straccio di prova? Il processo, già, il processo... Mai sentito di un processo tenuto nottetempo e,per giunta, senza concedere all'accusato il diritto di nominare un avvocato di fiducia! Non c'è un briciolo di senso in tutto ciò. Come ho potuto ficcarmi in un tale pasticcio? Miseria ladra! E se per davvero Sonia avesse fatto piazza pulita dei nostri risparmi e io non me ne fossi accorto? Che allocco! Oddio, in teoria è possibile. Potrebbe sniffare, bucarsi o chissà cos'altro. No, che vado a pensare... Non lo farebbe per nessunissima ragione. È una donna equilibrata e conosce il valore del denaro. Abbiamo penato per anni pur di raggranellare un gruzzoletto per l'avvenire... E poi ci sono Attilio e Cecilia. No, non mi darebbe mai una fregatura del genere e, soprattutto, non avrebbe il coraggio di penalizzare loro! Cosa le manca? E... se avesse un amante? No, no, è insensato!Bisogna essere proprio sconvolti per arrivare a concepire una simile bestialità! Però sfido chiunque, dopo essere stato aggredito a tradimento da quegli energumeni! Bei codardi! Mi hanno ridotto un cencio...] (Si tasta lo squarcio appena al disopra della palpebra) [È tutto gonfio!] (Tira su la camicia) [Che razza di lividi! E le reni... quasi non respiro...] (Si strofina la mano indolenzita) [Mi pulsa... si sarà fratturata?]
(Capta i passi di due persone distinte) [Si avvicina qualcuno...] (Facendo leva sulle mani si appollaia sul pancaccio)
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Nato a Berna nel 1971, Giancarlo Amorosa ha pubblicato la raccolta di poesie "Entropia", il romanzo breve “I rintocchi del mezzodì” e le "Preghiere a Gesù Embrione".
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