Milano, Galleria Santo Ficara arte moderna e contemporanea, 23 novembre 2013 - 14 febbraio 2014. A cura di Marco Meneguzzo. Poggibonsi, 2014; br., pp. 60, ill. b/n col., cm 15x21. Il giovane artista romano Roberto Pietrosanti si concentra sul particolare che, come nella figura retorica della metonimia, "sta per il tutto": nel David, in tutti i David, questo particolare è la pietra, il sasso che uccide o ucciderà (lo sappiamo per certo) Golia.Il senso di un sasso fermo (Michelangelo "potenza") e, dall'altra parte, di un sasso proiettato (Bernini, "atto") o, ancora meglio, il senso di un'azione dinamica e a fronte di un pensiero futuro, tutto concentrato su alcune linee forza solo leggermente aggettanti rispetto al piano ideale di una superficie su cui rappresentare.Ecco allora che la ricerca di Pietrosanti non solo attraversa il tempo storico e si pone come la dimostrazione tangibile di un vertiginoso processo di tesi-antitesi-sintesi, che parte da una figura per arrivare a un'astrazione e viceversa, ma ancora una volta rivendica e dimostra la straordinaria peculiarità che è stata data in dote all'arte e all'artista, che è quella di rendere reali le chimere.
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