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in-4 (278x195 mm), pp. (12), 112, legatura ottocentesca in m. marocchino, titolo in oro su dorso a nervi, tagli spruzzati di verde. Stemma della Congregazione al frontespizio, iniziali e fregi xilografici. Rara ristampa settecentesca degli statuti pubblicati nel 1626. «La Societą dell'Ospedale di S. Matteo non era veramente una congregazione con scopi essenzialmente religiosi, ma piuttosto una pia istituzione da cui trasse origine l'Ospedale Magno (o Arcispedale) di S. Matteo. Questi statuti compilati nel 1451 da frate Domenico da Catalogna, secondo si legge nel titolo, sono divisi in tre parti tutte in latino. La Parte I, Statutorum Societatis, preceduta da una prefazione di padre Gabriele Baccini, datata 8 aprile 1626, e da due lettere in volgare di fra Domenico di Catalogna., riguarda la Societą stessa e i singoli membri, ed ha 26 capp. La Parte II, Constitutionum dedicatorum familiarium infirmariorum., riguarda l'ordinamento dell'ospedale stesso.La Parte III, Ordinationum mulierum, riguarda il servizio d'infermiera esclusivamente affidato alle donne.» (Cat. Senato). Seguono alcuni documenti: motu proprio, indulgenze, privilegi e due declarationes datate dal 1449 al 1576. L'ospedale ?grande' di San Matteo o della Pietą - hospitale magnum Sancti Mathei sive de la Pietate - fu fondato su sollecitazione del frate domenicano Domenico da Catalogna dall'omonima confraternita laica costituitasi nel 1448 e che vedeva protagonisti nobili e ricchi borghesi pavesi, č un caposaldo nella storia dell'assistenza oltre che un fondamentale atto di superamento del sistema ospedaliero medievale. Perfetto esemplare, ex-libris al contropiatto superiore. Manca a Manzoni e Fontana. Cat. Senato V, 274 (ed. 1626). Seller Inventory # bc_4176
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