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Book Description br.cop.fig.a col. Condition: NUOVO. A partire da un confronto con l estetica, la riflessione politica e la filosofia del Novecento da Wölfflin a Worringer, da Benjamin e Schmitt a Canetti e Foucault, da Bergson e Merleau-Ponty a Simondon e Deleuze si tenta una prima approssimazione teoretica al concetto di informale e se ne verifica la tenuta nei campi dell arte e della politica. Esiste, infatti, un affinità fondamentale tra opera d arte e atto politico. Ma essa può venire intesa in modi addirittura opposti: come affinità nella costruzione di un tutto ben organizzato (la bella rappresentazione, il buon ordinamento statuale), oppure nell affermazione di molteplicità non organiche. L informale (che solo dal punto di vista di una filosofia e di una politica della forma si ha interesse a non distinguere dall informe) presenta una concettualità rigorosa e autonoma rispetto a quella della forma organica: mentre questa si definisce in base al principio di rappresentazione, la cui logica consiste nell esibizione di un luogo privilegiato a partire dal quale il molteplice viene ordinato, l insieme informale si definisce come molteplicità aperta e continua, come luogo comune di relazioni qualunque. cm.14x22, pp.184, Coll.Philosophica (15). Pisa, Ediz.ETS cm.14x22, pp.184, br.cop.fig.a col. Coll.Philosophica (15). Seller Inventory # 188592